Si è tenuta nel pomeriggio di ieri la prima iniziativa di pulizia del quartiere del CEP promossa dalla Società della Salute di Pisa, che ha portato alla raccolta di ben 26 sacconi di spazzatura. All’interno di questi molto materiale destinato all’indifferenziata ma anche molta plastica e vetro, opportunamente differenziati a fine giornata. Segnalati anche rifiuti non smaltibili in via ordinaria, tra cui due motorini abbandonati.
Muniti di pettorina, guanti e palette gli operatori, volontari ed utenti di vari progetti, a partire dai Volontari di Quartiere, insieme ad Housing First (il progetto innovativo che promuove l’inserimento abitativo per persone senza dimora), al progetto Animazione del quartiere Cep, alla cooperativa Arnèra con gli operatori di Binario Zero, del Centro di aggregazione giovanile e ai ragazzi ospitati dai CAS della Misericordia e della Croce Rossa presenti nel quartiere.
Ci ha pensato poi l’Unità di Strada a rifocillare con un piccolo spuntino tutti i partecipanti all’iniziativa, per poi continuare il consueto giro della città per la distribuzione di viveri e bevande alle persone che vivono per strada.
Il pomeriggio è servito non solo alla raccolta di rifiuti ma anche a un lavoro educativo nel quartiere: vedendo gli operatori e i volontari con guanti e paletta, infatti, un gruppo di bambini e ragazzi che giocavano nel campetto di via Vecellio hanno voluto unirsi e dare il proprio contributo alla cura del luogo che vivono quotidianamente. Un segno tangibile della sensibilità delle nuove generazioni verso l’ambiente, da incoraggiare e seguire come esempio, che sembra cogliere appieno il motto della giornata “ogni individuo ha il potere di fare del mondo un posto migliore“.
Auspichiamo che questa sia la prima di una lunga serie di iniziative e nel futuro veda maggiormente coinvolta la popolazione del quartiere, che ha comunque dimostrato entusiasmo nei confronti dell’iniziativa.
Ricordiamo infine che il progetto, promosso da SdS Società della Salute Pisa e dalle cooperative Il Simbolo ed Arnèra, è stato realizzato con i fondi PON Inclusione e PO I FEAD – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.